Le “maestrine” di De Amicis: profili narrativi e immagini di vita scolastica

Valentina Baeli

Abstract


L’articolo analizza la rappresentazione delle maestre nella letteratura scolastica italiana di fine ottocento, con particolare attenzione a due opere rappresentative di Edmondo De Amicis: Un dramma nella scuola e La maestrina degli operai. Esplorando i racconti di De amicis attraverso una lente di genere, lo studio si propone di gettare nuova luce su come le aspettative sociali, le norme culturali e gli ideali pedagogici si siano intersecati per plasmare la professione docente durante un periodo di significative riforme politiche ed educative in Italia. In Un dramma nella scuola, De amicis presenta il conflitto tra potere istituzionale e dovere etico personale, strutturando la narrazione intorno alle esperienze di una sezione scolastica esclusivamente femminile. Le complesse dinamiche tra la severità della direttrice, l’inesperienza delle insegnanti e il comportamento ribelle delle studentesse rivelano una rappresentazione problematica e spesso stereotipata dell’ambiente educativo femminile.
Analogamente, La maestrina degli operai si concentra sulle esperienze di una giovane docente all’interno di un contesto industriale. La caratterizzazione che De Amicis fa della signorina Varetti affronta direttamente gli aspetti specificamente legati al genere del suo ruolo didattico, evidenziando sia le sfide che il rigore necessario per istruire i lavoratori adulti e i loro figli. Come donna, l’educatrice si confronta con pregiudizi sociali che la dipingono simultaneamente come una presenza “materna” premurosa e come un’autorità discutibile all’interno di un ambiente prevalentemente maschile. Attraverso l’esame della diminuzione culturale e sociale dell’autonomia femminile nelle opere di De Amicis, l’analisi si propone di fornire prospettive sia storiche che educative sull’insegnamento, una professione rispettata ma persistentemente sottovalutata.

The paper analyzes the portrayal of female educators in italian school literature from the late nineteenth century, with particular attention to two representative works by Edmondo De Amicis: Un dramma nella scuola and La maestrina degli operai. Through a gender-focused examination of De Amicis’ narratives, this study seeks to illuminate how societal expectations, cultural conventions, and educational ideologies converged to define the teaching profession during an era of substantial political and scholastic transformation in Italy. In Un dramma nella scuola (Drama in the School), De Amicis presents the conflict between institutional power and personal ethical duty, structuring the narrative around the experiences of an exclusively female school division. the complex dynamics between the headmaster’s strictness, the teachers’ inexperience, and the students’rebellious behavior reveal a problematic and frequently depiction of the feminine educational environment. Likewise, La maestrina degli operai (The Workers’ Schoolteacher) centers on a young female instructor’s experiences within an industrial setting. De Amicis’ characterization of miss Varetti directly addresses the gender-specific aspects of the teaching role, highlighting both the challenges and the rigor necessary to instruct adult laborers and their offspring. As a woman, the educator faces social prejudices that simultaneously cast her as a caring “motherly” presence and as questionable leadership within a predominantly masculine environment. Through examining the cultural and social diminishment of female autonomy in De Amicis’ works, this analysis aims to provide both historical and educational perspectives on teaching, a respected yet persistently under appreciated profession.


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